giovedì 26 giugno 2014

Mentoring

Il Mentoring è  una  metodologia  di formazione che  fa  riferimento  a  una  relazione, formale  o informale, tra un soggetto con più esperienza, detto senior o mentor, ed uno con meno esperienza, chiamato  allievo, junior  o mentee,  allo  scopo  di  far  sviluppare  a  quest'ultimo una  serie  di competenze in ambito formativo, lavorativo e sociale.

Si  attua  attraverso  la  costruzione  di  un  rapporto  di  medio-lungo  termine,  che  si  prefigura  come un  percorso  di apprendimento guidato,  in  cui  il Mentor funge  da  sostegno,  modello  di  ruolo e  facilitatore  di  cambiamento,  offrendo  sapere  e  competenze  sotto  forma  di  insegnamento  e trasmissione di esperienza, per favorire la crescita personale e professionale del Mentee.

Il  Mentor  è  una  persona  dotata  di  una  forte  motivazione  a  fare  da  guida  e  da  consigliere;  deve avere  capacità  relazionali,  essere  in  grado  di  saper  condurre  colloqui  e  porre  domande  sagge, deve  saper  gestire  le  fasi  del  processo.  Le  altre  capacità  richieste  a  questa  figura  sono:  empatia, ascolto, apertura,  padronanza  professionale,  sicurezza  di  sé,  flessibilità e adattamento, creatività e immaginazione, leadership ed etica. Il ruolo di mentore può essere ricoperto da un superiore diretto oppure da un collega più anziano ed esperto, ma esterno.

Il  mentee,  di  conseguenza,  è  colui  che  si  fa  guidare  e  consigliare  dal  mentore  nell'azione  di apprendimento e di sviluppo: tra i due si instaura, dunque, una relazione basata su grande fiducia e sul dialogo sincero.

Il  mentoring  permette  all’allievo  di  ampliare  le  proprie  conoscenze,  di  integrarsi  nella  cultura aziendale  e  di  ricevere  supporto  psicologico.  Generalmente,  è  rivolto  ai  neoassunti  per  aiutarli nella  fase  di  ingresso  nell’organizzazione.  Attraverso  questo  strumento  l’allievo  sarà  in  grado  di formalizzare i propri bisogni, di riconoscere il proprio stile di apprendimento, la propria situazione di  carriera, i  propri limiti  e  punti  di  forza  e  di  valutare i  propri  risultati.  Inoltre,  potrà  conoscere, apprendere e mettere in pratica la cultura dell’azienda in cui verrà inserito, i valori, i comportamenti e le regole dell’organizzazione.

Il mentore,  dal  canto  proprio,  potrà  ampliare le  proprie  abilità  relazionali  e il  proprio  prestigio  e avrà la possibilità di migliorare le proprie performance e quelle dei collaboratori.

Il mentoring può assumere diverse forme. Nel one to one mentoring gli incontri faccia a faccia, il calendario e il setting sono decisi sulla base del contratto iniziale tra mentor e mentee.

Una seconda forma è data dal group mentoring, in cui le norme sociali e le regole caratteristiche di uno specifico gruppo producono risultati sulla carriera di un singolo componente del gruppo.

Nel peer mentoring, invece,  si  stabilisce  uno  stimolo  reciproco tra  due  pari. Ci  sono  poi  varie  combinazioni  possibili: alternare interazione a distanza e faccia-a-faccia (blending), oppure intervallare momenti individuali con momenti di gruppo, o, infine, l’e-mentoring, che mantiene la relazione a distanza tramite il web.



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