Il Mentoring è una metodologia di formazione che
fa riferimento a una relazione, formale o
informale, tra un soggetto con più esperienza, detto senior o mentor, ed uno
con meno esperienza, chiamato allievo, junior o mentee, allo
scopo di far sviluppare a quest'ultimo una
serie di competenze in ambito formativo, lavorativo e sociale.
Si attua attraverso la costruzione
di un rapporto di medio-lungo termine,
che si prefigura come un percorso di
apprendimento guidato, in cui il Mentor funge da
sostegno, modello di ruolo e facilitatore
di cambiamento, offrendo sapere e
competenze sotto forma di insegnamento e
trasmissione di esperienza, per favorire la crescita personale e professionale
del Mentee.
Il Mentor è una persona dotata
di una forte motivazione a fare da
guida e da consigliere; deve avere capacità
relazionali, essere in grado di saper
condurre colloqui e porre domande sagge,
deve saper gestire le fasi del processo.
Le altre capacità richieste a questa
figura sono: empatia, ascolto, apertura, padronanza
professionale, sicurezza di sé, flessibilità e
adattamento, creatività e immaginazione, leadership ed etica. Il ruolo di
mentore può essere ricoperto da un superiore diretto oppure da un collega più
anziano ed esperto, ma esterno.
Il mentee, di
conseguenza, è colui che si fa
guidare e consigliare dal mentore
nell'azione di apprendimento e di sviluppo: tra i due si instaura,
dunque, una relazione basata su grande fiducia e sul dialogo sincero.
Il mentoring permette
all’allievo di ampliare le proprie
conoscenze, di integrarsi nella cultura aziendale
e di ricevere supporto psicologico. Generalmente,
è rivolto ai neoassunti per aiutarli nella
fase di ingresso nell’organizzazione. Attraverso
questo strumento l’allievo sarà in grado
di formalizzare i propri bisogni, di riconoscere il proprio stile di
apprendimento, la propria situazione di carriera, i propri limiti
e punti di forza e di valutare i
propri risultati. Inoltre, potrà conoscere, apprendere
e mettere in pratica la cultura dell’azienda in cui verrà inserito, i valori, i
comportamenti e le regole dell’organizzazione.
Il mentore, dal canto
proprio, potrà ampliare le proprie abilità
relazionali e il proprio prestigio e avrà la
possibilità di migliorare le proprie performance e quelle dei collaboratori.
Il mentoring può assumere diverse forme.
Nel one to one mentoring gli incontri faccia a faccia, il calendario e il
setting sono decisi sulla base del contratto iniziale tra mentor e mentee.
Una seconda forma è data dal group mentoring, in cui le norme
sociali e le regole caratteristiche di uno specifico gruppo producono risultati
sulla carriera di un singolo componente del gruppo.
Nel peer mentoring, invece, si stabilisce uno
stimolo reciproco tra due pari. Ci sono poi
varie combinazioni possibili: alternare interazione a
distanza e faccia-a-faccia (blending), oppure intervallare momenti individuali
con momenti di gruppo, o, infine, l’e-mentoring, che mantiene la relazione a
distanza tramite il web.
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